giovedì, dicembre 19, 2013

Continuano i lavori nell'orto


Dicembre: lavori nell'orto
In alcune zone d'Italia, nei mesi invernali non si lavora l'orto, ci si limita a preparare il terreno per le semine primaverili. In Sardegna si può già seminare e raccogliere verdure. Io ho seminato le fave. 
Gli agrumi maturano coglierò l'occasione per preparare delle marmellate. Le patate crescono e tra due settimane saranno da rincalzare.

Gli agli vanno avanti si potranno raccogliere a giugno, i piselli crescono e in primavera si raccoglieranno i primi bacelli, gli spinaci si fanno largo tra le erbe comuni, le cime di rapa crescono.
Mi sono occupata della pacciamatura del bancale sinergico. Per pacciamare si usa la paglia, o altro materiale biodegradabile, si può usare anche il cartone. La pacciamatura imita lo strato di foglie o compost che si forma spontaneamente in natura. Non so se siete mai stati in un bosco, nel bosco la terra non è mai nuda, e le piante stanno benissimo.
La pacciamatura ha diversi compiti:
  • protegge il suolo dal compattamento e dal dilavamento causato da pioggia e vento
  • riduce la perdita di umidità
  • facilita la proliferazione di lombrichi e microorganismi
  • protegge dal gelo le piante
  • controlla la diffusione di erbe spontanee.

Le quattro stagioni della pacciamatura
La copertura che applichiamo al bancale dura per sempre, o quasi, siamo noi a doverla rigenerare. In primavera la diradiamo per fare posto alle piante creando gli alloggi. In estate, quando le temperature sono molto alte intensifichiamo la pacciamatura con un bel strato generoso in modo da proteggere le piante dall'evaporazione e dalla siccità.
In autunno il processo di degradazione accelera e la pacciamatura si integra al terreno creando un compost di superficie. Anche le verdure lasciate nel bancale contribuiscono a creare pacciamatura dopo essersi degradate.
In inverno ripristiniamo la paglia se ci sembra carente.

Se la giornata è ventosa dobbiamo bagnare la paglia se non vogliamo che la porti via il vento.

Nutro delle speranze, potrei anche riuscire a non avere fame la prossima primavera!

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